Le proprietà peculiari del tè verde, rispetto agli altri tipi di tè, derivano proprio dal particolare tipo di lavorazione che subiscono le foglie, processo che riduce al minimo i processi di ossidazione, sia enzimatici che chimici, a carico delle sostanze in esse contenute, in particolare i polifenoli, gli antiossidanti responsabili delle principali azioni benefiche. Il tè verde è una delle fonti maggiori di antiossidanti presenti in natura.
I polifenoli presenti nel tè verde riducono i livelli di colesterolo ldl e il livello dei trigliceridi. Per questo il tè verde svolge un’azione di protezione sul cuore e previene l’insorgere di malattie cardiovascolari. Studi condotti in vitro hanno messo in evidenza il grande potere antiossidante, in particolare rispetto a quello della vitamina C e della vitamina E.
Un’altra interessante proprietà del tè verde è quella dimagrante che è dovuta alle metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina).
Queste sostanze agiscono sul metabolismo e aiutano il drenaggio dei liquidi in eccesso. Hanno un’azione ipo-glicemizzante poiché riducono l’assorbimento degli zuccheri e svolgono un’azione anche sull’eliminazione dei grassi, per stimolazione enzimatica. Diversi studi epidemiologici hanno inoltre evidenziato i possibili effetti preventivi del tè verde nel prevenire l’infarto e l’ictus.
Tra i meccanismi proposti sembra essere importante l’accresciuta bioattività del monossido di azoto (NO) endoteliale, un potente vasodilatatore endogeno.
In un altro grande studio condotto su 40.530 giapponesi adulti, quelli che bevevano più tè verde avevano minori probabilità di morire in un periodo di 11 anni. In particolare, la morte per tutte le cause era del 23% più bassa nelle donne, 12% più bassa negli uomini. La morte per infarto era del 42% più bassa nelle donne, 35% più bassa negli uomini.
È un tè in sintesi che allunga la vita. E allora, lunga vita al tè (verde s’intende).
